La ruota delle meraviglie arriverà nei cinema italiani a partire dal 14 Dicembre; grandissima attesa soprattutto per l’interpretazione di Kate Winslet, che vestirà i panni di un difficilissimo e multi-sfaccettato personaggio, Ginny, una cameriera insoddisfatta della sua vita. La stessa Winslet ha descritto il ruolo come uno dei più difficili ed appaganti della sua carriera, ed alcuni rumor la vedono già come una sicura candidata ai prossimi Oscar; nell’attesa di vedere la pellicola, diretta da Woody Allen, ripercorriamo parte della carriera di Kate Winslet in una Top 5 delle sue migliori interpretazioni!

5 – STEVE JOBS

Il biopic di Danny Boyle su Steve Jobs (qui interpretato da Michael Fassbender) ha visto Kate interpretare Joanna Hoffman, collega e confidente di Steve. L’interpretazione dell’attrice ha letteralmente fatto impazzire i critici, che ne hanno descritto la recitazione come una letterale “svanizione nel ruolo” (complice anche il marcato accento polacco che abbiamo purtroppo perso in Italia con l’adattamento). Per Steve Jobs, uscito nelle sale nel 2015, Kate ha ricevuto la sua settima nomination agli Oscar.

4 – MILDRED PIERCE

La poiledrica bravura di Kate Winslet non si ferma al grande schermo: notevole è stata anche la sua partecipazione nel 2011 alla miniserie Mildred Pierce, di HBO, tratta dal romanzo omonimo del 1941. Kate interpreta qui la Mildred del titolo, una donna divorziata determinata a cavarsela da sola durante la Grande Depressione degli anni ’30 (ruolo che al cinema era già stato di Joan Crawford in un film del 1945). La vita di Mildred si snodava fra il suo ristorante ed il complicati rapporti con la figlia Veda (Evan Rachel Wood) ed il playboy Monty (Guy Pierce).
Nelle 5 ore totali di durata della miniserie, la Winslet ha avuto l’occasione di esplorare a tutto tondo i vari aspetti del suo personaggio in maniera impossibile da riprodurre sul grande schermo, con una profondità premiata con l’Emmy award.

3 – TITANIC

Titanic è il film che ha innalzato la fama di Kate Winslet, già acclamata per le sue interpretazioni in Ragione e Sentimento e Creature dal Cielo, a livello globale. L’incredibile successo di Titanic nel 1997, ancora oggi uno degli incassi maggiori di tutti i tempi, ha reso una giovane attrice di grande talento (al tempo 22enne) una delle più grandi stelle del firmamento di Hollywood. Il complesso personaggio di Rose nel suo viaggio da ragazzina viziata a donna indipendente, l’incredibile chimica con Leonardo di Caprio e la capacità di Kate di donare gradualmente al personaggio una caratterizzazione sempre più profonda le hanno valso la prima nomination agli Oscar in un ruolo principale, la seconda dopo Ragione e Sentimento.

2 – SE MI LASCI TI CANCELLO

La Clementine di Se mi Lasci ti Cancello (titolo molto meno evocativo dell’originale Eternal Spotless of the Spotless Mind, diretto da Michel Gondry) del 2005 è uno dei ruoli forse più leggeri – pur se ad ogni modo, sempre molto complesso – interpretati da Kate Winslet. Il suo personaggio si pone da perfetto contraltare per un Jim Carrey timido, introverso e con il cuore spezzato, in un susseguirsi surreale di eventi durante i quali la Winslet rimane sempre a suo agio, fondendosi totalmente con il tono di un film che alla prima lettura in fase di casting non ci avrebbe mai fatto pensare a lei nel ruolo della protagonista.
Se mi Lasci ti Cancello rappresenta la quarta nomination agli Oscar per Kate.

1 – THE READER – A VOCE ALTA

The Reader – A Voce Alta rappresenta per molti la vetta recitativa più alta di Kate Winslet: premiata finalmente alla sua sesta nomination (di sette totali, almeno finora) agli Oscar con l’ambita statuetta.
Il personaggio di Hanna Schmitz, nel film una ex carceriera delle SS tedesche, ha una morale ambigua, e nasconde fino al finale sottotesti che il film tradisce solamente appunto tramite l’interpretazione della Winslet, potente ed intensa. Un ruolo difficilissimo che ha attirato varie critiche (a livello di scrittura, pare ad alcuni che il personaggio dovesse essere reso in maniera più negativa: l’impatto delle esperienze vissute sulla protagonista banalizzerebbero un tema delicato e drammatico come quello dell’olocausto), ma che la Winslet ha reso con estrema crudezza e credibilità.